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Comuni

Albinea

 

La zona collinare di Albinea dispone di un’offerta turistica ricca di grande interesse, coni suoi tesori e una vasta gamma di luoghi da visitare.

Per gli amanti della natura l’Anello Cà del Vento è sempre ricco di fascino, reso particolarmente interessante dalla porzione di Zona di Interesse Comunitario che attraversa, caratterizzato da habitat di pregio naturalistico. Senza percorrere troppa strada si può giungere al castello di Borzano, edificato in epoca medievale e ricco di una storia che si collega alla famiglia dei Manfredi, nobile stirpe longobarda, che ha avuto un importante ruolo nella storia reggiana. La rupe su cui sorge il castello è sede di importanti scavi archeologici, da cui sono emerse importanti testimonianze di epoche e popolazioni che hanno attraversato la zona.

Di epoca più recente, Villa Tarabini, una delle più prestigiose residenze albinetane, si fa apprezzare nel suo completo splendore. Oggi sede dell’Acetaia Comunale e di iniziativa culturali, tra cui la rassegna “Albinea Jazz”.

Di recente realizzazione è il progetto “A piedi e in bici alla scoperta delle colline reggiane”, che coinvolge anche i comuni di Viano e Vezzano sul Crostolo. Obiettivo: far emergere la bellezza di un territorio ricco di paesaggi mozzafiato, luoghi ricchi di storia e di eccellenze gastronomiche (Lambrusco, aceto balsamico tradizionale, Parmigiano Reggiano e Spergola), oltre ad attività commerciali e servizi d’eccellenza utili al visitatore, che volesse trascorrere anche soltanto un breve soggiorno sulle colline.

Canossa

 

Luogo simbolo delle Terre Matildiche è Canossa, situata nel cuore del territorio canossano, preziosa perla dell’Appennino Reggiano e centro fertile della Val d’Enza, con i suoi castelli custodisce meraviglie architettoniche ed artistiche che si sposano con l’incantevole paesaggio collinare. Da non perdere la visita alla Riserva Naturale Regionale della Rupe di Campotrera, area protetta che si trova al centro del territorio fortemente legato alla storia dei Canossa e della contessa Matilde. La Riserva ospita una grande varietà di specie animali e vegetali ed è caratterizzata da un imponete picco roccioso di origine vulcanica sul quale è collocata la Torre di Rossenella, facente parte del sistema fortificato matildico. La strada che conduce ai castelli è conosciuta come “In Salita con il Sorriso” e mira a valorizzare il territorio canossano con lo scopo di educare i nostri giovani ai valori puri, attraverso lo sport. La salita conduce al monumento dedicato a Scarponi, una scultura in pietra arenaria realizzata dalla Scuola di Scultura su Pietra di Canossa, che raffigura il ciclista scalatore in sella alla propria bicicletta. Il progetto vuole consolidare nel tempo e trasferire alle nuove generazioni i valori espressi da un grande campione del Ciclismo italiano, con la sua storia conosciuta a livello internazionale, la sua cultura e le sue tradizioni, portando su di esso l’attenzione di appassionati di Ciclismo e di sportivi. La Scultura è infatti posizionata in un punto strategico del territorio, il belvedere di Cavandola caratterizzato da una splendida vista sul Castello di Canossa, luogo che favorisce il desiderio di visitare i castelli matildici e conoscerne origini e storia. 

Resta aggiornato sulle iniziative nel territorio canossano: Facebook Comune di Canossa e Instagram @visitcanossa

Un appuntamento storico immancabile, ospitato dal Comune di Canossa nel primo fine settimana di settembre, è “La Rievocazione Storica Canossana” che rappresenta il celebre incontro tra Papa Gregorio VII e l’Imperatore Enrico IV, meglio conosciuto come “Perdono di Canossa”.

Durante l’evento, per le strade di Ciano d’Enza, sfilano le Contrade Canossane che, con i loro personaggi in costume, accompagnano Matilde di Canossa e Papa Gregorio VII all’incontro con l’imperatore Enrico IV.

Carpineti

 

CARPINETI, DA SCOPRIRE E GUSTARE, MA… SENZA FRETTA!

Riserva dell’uomo e della Biosfera riconosciuta dall’Unesco -a un tiro di schioppo dalle località reggiane di pianura, ma anche dal modenese e Carpineti, offre molteplici occasioni per un turismo lento e rilassante, tra storia, cultura, sport e buona tavola. A piedi, a cavallo, in E-bike, o con il mezzo che preferite, avrete l’imbarazzo della scelta: sono circa 200 i km di sentieri (tutti mappati, segnalati e consultabili in cartaceo o attraverso un’APP) che vi porteranno dal Castello di Carpineti, alla Pieve di San Vitale, fino all’antica Abbazia di Marola. Durante il cammino, scoprirete piccoli borghi con case a torre fortificate, oppure vi troverete davanti ai portali di antiche chiese medievali. Da qui, passano: la “Via Matildica del Volto Santo”; il “Sentiero Spallanzani”; il “Sentiero “Matilde” e il “Sentiero dei Ducati”. A fine attività fisica, numerosi alberghi, ristoranti, pizzerie, ostelli e agriturismi, Vi aspettano per “prelibate ricariche”. Nell’ultimo weekend di agosto, non perdetevi la millenaria Fiera di San Vitale con stand gastronomici e mercato ambulante (con ogni tipo di mercanzia), dove potrete acquistare e gustare golosità uniche a Km 0, come il Parmigiano Reggiano di Montagna, lo “Scarpazzone” o il “Savurett”. A ottobre, in quel di Marola, arriva -per tre weekend consecutivi- la Festa della Castagna, che accoglie migliaia di visitatori. Dall’estate 2020, a Carpineti è attivo (presso la biblioteca comunale) il Punto informativo del turista, dove è possibile trovare materiale di ogni genere -in forma cartacea, multimediale ecc.- relativo a: strutture ricettive, aree monumentali, carte dei sentieri, attività commerciali ed altro ancora.

Carpineti Vi aspetta, in ogni stagione.

Casina

 

Casina è lieta di accogliere sul suo territorio la Granfondo Matildica. Con il castello di Sarzano, i borghi, le case a torre e l’inconfondibile paesaggio, Casina è pronta ad ospitare nel suo laboratorio di antichi saperi, beni naturalistici e architettonici secolari. Casina è nella Riserva di Biosfera MAB

Appennino Tosco-Emiliano, istituita nel 2015 da Unesco con il riconoscimento riservato a quei territori che si distinguono per specifiche peculiarità di equilibrio uomo-ambiente. La rete di sentieri è ampia e il viandante incontra sul cammino una repentina variabilità: dalla boscaglia alle coltivazioni, dai castagneti al sistema di castelli, pievi, borghi, oratori, mulini, torri, antiche strade che nel loro insieme costituiscono le tracce più evidenti del retroterra storico-culturale della collina reggiana, cuore delle terre di Matilde di Canossa. Chi percorre i tranquilli sentieri della Val Tassobbio incontra un paesaggio di valori naturalistici e geologici. Il bosco della Péntoma è un luogo ad elevata biodiversità con percorsi adatti a tutti. Sulla strada della Granfondo svetta il Castello di Sarzano, toponimo storico di un antico marchesato dell’Appennino emiliano. Casina è anche sinonimo di eccellenza gastronomica: il nostro territorio rientra nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano di Montagna, la cui produzione è una delle attività economiche più tipiche

del territorio. Qui storia, convivialità e ambiente si sposano all’insegna di bellezza ed ecosostenibilità.

Castelnuovo ne' Monti

 

Castelnovo ne’ Monti – un paese per lo sport

La cittadina di Castelnovo ne’ Monti è il centro principale dell’Appennino reggiano. Un polo di riferimento per un vasto territorio collinare e montano, grazie ai suoi servizi, all’importante rete commerciale di cui è dotato, e la produzione di eccellenze agro-alimentari quali il Parmigiano-Reggiano di montagna. Castelnovo è il cuore di un’area dal forte richiamo turistico, che ha in particolare nella Pietra di Bismantova il proprio elemento identitario e di maggior interesse, una montagna unica, ormai conosciuta in tutto il mondo. Altri punti di richiamo sono la torre matildica di Monte Castello e l’antica Pieve di Campiliola che domina l’ingresso al paese dal lato nord. Ma da diversi anni è anche attivo l’importante progetto “Castelnovo, un paese per lo sport”, che ha puntato sul costante aggiornamento della dotazione impiantistica di primo livello presente in loco, che comprende il Centro di Atletica leggera “L. Fornaciari” , con impianto per l’atletica leggera, campo da calcio in erba naturale e palestrina per il potenziamento muscolare; quattro palestre, un centro tennis con campi coperti e scoperti, un campo da calcio in sintetico, il centro sportivo polifunzionale “Onda della Pietra” con piscine, palestra, centro benessere e area esterna con piscina estiva, e che vedrà il prossimo anno la realizzazione di un nuovo Palazzetto dello sport con un grande campo di gioco polivalente e 2.000 posti a sedere. Questa dotazione ha portato ad ospitare qui molte manifestazioni nazionali e internazionali, gare, ritiri, stage preparatori, e ha anche portato Castelnovo al ruolo di Centro nazionale della Federazione Sport Sordi Italia per i prossimi 3 anni. A questo si aggiunge l’incomparabile ambiente in cui il paese è immerso, con un’ampia rete sentieristica, e che lo rende territorio d’elezione per molte pratiche escursionistiche e sportive outdoor: podismo, ciclismo su strada e mountain bike, arrampicata alla Pietra di Bismantova e tante altre. Castelnovo fa parte dell’Unione dell’Appennino Reggiano, e collabora stabilmente con gli altri Comuni montani implementando quindi la dotazione impiantistica, ma anche la disponibilità ricettiva.

Quattro Castella

 

QUATTRO CASTELLA, PEDALANDO NELLA STORIA

Situato a una ventina di km da Reggio Emilia sulla prima quinta collinare, Quattro Castella si connota per la presenza di tre grandi nuclei abitati: il capoluogo omonimo e le frazioni di Montecavolo e Puianello. Altre frazioni sono Salvarano, Roncolo e Rubbianino per un totale di 13.500 abitanti.  

Quattro Castella è un “balcone naturale” sulla pianura. Dai suoi quattro colli (Montevecchio, Bianello, Montelucio e Montezane), infatti, si possono scorgere nei giorni sereni sia le catene montuose alpine che tutto lo skyline tracciato dalla via Emilia tra Modena e Parma.

Simbolo di Quattro Castella è il Castello di Bianello, di proprietà comunale, meta ogni anno di decine di migliaia di visitatori, e luogo di residenza preferito da Matilde di Canossa, una delle donne più importanti nella storia europea che viene festeggiata dalle contrade castellesi ogni anno, l’ultimo week end di maggio, con il Corteo Matildico tra le più importanti rievocazioni storiche in Italia con migliaia di figuranti impegnati a far rivivere le vicende cruciali nella storia tra XI e XII secolo.

Quattro Castella è un comune a forte vocazione ciclistica: numerose le piste che attraversano il territorio da nord a sud e da est a ovest formando una rete di viabilità “dolce” e sicura capace di connettersi da un lato con la città di Reggio Emilia e dall’altro con i primi comuni dell’Appennino reggiano. Sul territorio insistono anche due importanti sentieri e itinerari ciclo-pedonali: la “Via Matildica del Volto Santo” (che ha in Puianello una tappa e uno snodo cruciale) e il “Sentiero dei Ducati” che collega Quattro Castella con il Mar Ligure.

San Polo d'Enza

 

Il comune di S. Polo d’Enza è territorialmente collocato nella fascia pedecollinare della provincia di Reggio Emilia, in prossimità dello sbocco della valle dell’Enza nella pianura emiliana. Nonostante le molteplici distruzioni e ricostruzioni avvenute nel corso dei secoli, l’area del castello di San Polo conserva anche oggi un notevole interesse culturale e costituisce attualmente il più importante nucleo storico dell’intero territorio comunale. Dell’antico castello, in parte ancora contornato da residui di cinte murarie, rimane visibile il pregevole ponte levatoio della porta orientale, con i due distinti passaggi ad arco. La chiesa parrocchiale costituiva anticamente la cappella del castello eretta nel 1494, non ha facciata e la porta d’ingresso è aperta nel muro che si affaccia sul piazzale della rocca. A nord del capoluogo si innalza isolata nelle campagne l’antica e pregevole pieve romanica di Cavillano che fu consacrata verso la metà del secolo XI. La chiesa attuale conserva l’impianto basilicale dell’originaria pieve romanica, nonostante abbia subito notevoli trasformazioni; recenti scavi hanno rinvenuto poi l’antica cripta sotterranea portando alla luce resti di affreschi medievali. Lungo la strada provinciale che conduce a Quattro Castella è situato il complesso conventuale di Montefalcone, che, secondo tradizione, venne innalzato dai frati Francescani su di un terreno donato da Guido Canossa agli inizi del XIII° sec. Sotto il profilo escursionistico il territorio comunale è attraversato da una ben articolata rete di sentieri che raccordano il capoluogo di San Polo con le principali località, consentendo di accedere agevolmente alle principali emergenze storico culturali e paesaggistiche che caratterizzano il territorio sampolese.

Vetto

 

Vetto è un concentrato di tutte le valenze storiche, ambientali, culturali e paesaggistiche della media montagna reggiana. Il territorio comunale è caratterizzato da più di 40 località dove sorgono edifici di pregio storico e architettonico. Nel capoluogo, le antiche costruzioni de “Il Borgo”, “Il Castello” e “Ca’ Boccio”, una teoria di casette addossate le une alle altre, danno una suggestiva nota di “un tempo che fu” e fanno da sfondo alla bella chiesa di San Lorenzo di origine preromanica. Il Comune dista 43 km. da Reggio Emilia e da Parma, affacciato su un balcone naturale verso la valle del fiume Enza, ai piedi del monte Faillo e Marola, a 442 metri

sul livello del mare. Il primo documento storico della sua esistenza risale al 1142, in epoca matildica, ma la sua origine è, con tutta probabilità, di epoca romana. La presenza di una comoda rete di percorsi escursionistici ideali sia per trekking che per mountain-bike, dà la possibilità di attraversare il territorio e trovare ristoro nei centri di ospitalità rurale, dove molti di essi, nel periodo estivo, danno vita ad eventi legati al buon vivere e al buon cibo, animati da diverse Associazioni di volontariato che hanno come scopo la valorizzazione e la salvaguardia del territorio locale

Vezzano sul Crostolo

 

Vezzano sul Crostolo sorge alla confluenza del Crostolo con il Campola, sulla direttrice che collega Reggio Emilia a La Spezia, divenendo una sorta di porta dell’Appennino. Ne fanno parte le frazioni di La Vecchia, Montalto, Paderna e Pecorile. Già in epoca romana vi erano situate numerose “domus” mentre nel medioevo divenne presidio di controllo delle comunicazioni da e per l’Appennino. Nelle frazioni, in particolare Montalto e Paderna, sono visibili pregiati esemplari di case-torre e di edifici medioevali, mentre a Pecorile è da segnalare il borgo di Casola-Canossa. Tra le attrazioni naturalistiche: la Pinetina di Vezzano che si estende dal monte Grafagnana al Crostolo con un bosco misto pino nero e querce alternato a prati e radure ed è abitata da numerose specie faunistiche; il SIC-ZSC Monte Duro, ricoperto per tre quarti da foreste, la cui ossatura di marne e arenarie è visibile soprattutto dalla “balconata” a sud. Le vie di cammino e/o ciclabili che attraversano il Comune: la Via Matildica del Volto Santo (Mantova-Lucca); il

Cammino di San Pellegrino (R.E.–San Pellegrino in Alpe); la Ciclopedonale Matildica che con la Ciclopedonale del Volto Santo rende Vezzano s/C raggiungibile a piedi o in bici da Reggio Emilia; numerosi percorsi ad anello tra cui quello del Monte Duro e quello Vezzano – Pecorile. Le due principali manifestazioni promosse dall’Amministrazione Comunale sono la Festa dell’Asparago Selvatico (I° domenica di maggio) e la Fiera di San Martino, patrono (II° domenica di novembre).

Viano

 

Il Comune di Viano è collocato in un ambito territoriale di particolare valore storico, culturale e ambientale che rappresenta un suggestivo "borgo" nel territorio emiliano, esempio di convivenza armoniosa tra la natura e l’uomo.

Il paesaggio di Viano è quello tipico collinare con una successione continua di crinali e valli. Grazie alla particolare natura geologica dei luoghi, in epoca medievale, sorsero diverse rocche difensive come il Castello  Querciola e il Castello di Viano che oggi ospita un rinomato agriturismo. Nei borghi rurali più antichi troviamo le case a torre come quella del borgo San Polo o di borgo Cadonega dove è possibile

concedersi un momento di relax presso il centro benessere Borgo Cadonega Relais&spa. Suggestivo il belvedere in stile liberty del Cavazzone.

Nella frazione San Giovanni di Querciola, si può trovare il luogo mistico e religioso per eccellenza ovvero il santuario Madonna di San Siro risalente al 1302.

Di particolare effetto sono le rinomate salse di Regnano e Casola Querciola, piccoli vulcani di fango talvolta protagonisti di scenografiche eruzioni.

I percorsi del gusto permettono di immergersi  nel variegato mondo dell’enogastronomia tra ristoranti, agriturismi e caseifici titolati plurititolati.

Sport e salute trovano il loro spazio nei percorsi del cuore che permettono a tutti  di poter effettuare camminate e lunghi giri in bicicletta.

Da qualche anno il comune di Viano si può fregiare dei titoli di Città del Tartufo e città della meccatronica

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