Mercoledì 23 Marzo 2022
Avete già dato un’occhiata al percorso medio (121 chilometri con 1.760 metri di dislivello, 2 punti ristoro e
5 ‘idrici’ oltre a quello finale di Reggio) della 50esima edizione della Granfondo Matildica? Avvicinandoci al
17 luglio, giorno in cui si svolgerà la competizione, potrebbe essere l’occasione giusta per iniziare a studiare
le insidie principali. A maggior ragione considerando che sulla ‘mediofondo’ ci si giocherà il titolo europeo
Uec over 50 nelle diverse fasce d’età previste.
Le differenze rispetto alla scorsa edizione partono giù dal via ufficiale: non più Albinea come nel 2021, ma
Reggio, esattamente da piazza della Vittoria (alle 7 lo start). Non a caso la lunghezza totale è aumentata
(da 105 a 121 chilometri), seppur spalmati su un dislivello inferiore (dai circa 2.000 metri agli attuali 1.760).
Prima fase di riscaldamento che dal centro, percorrendo viale Umberto e via Martiri della Bettola, porterà
alla ‘rotonda a 8’ di Rivalta; deviazione a sinistra per via Fornaciari direzione Albinea (chilometro 12) da cui
inizieranno le ascese che decideranno la Granfondo Matildica. Se nella passata edizione ci si spostava verso
Canossa per l’ascesa a Trinità, quest’anno il giro ad anello sarà al contrario: si parte quindi subito con la
salita del ‘Cavazzone’ (5,5 chilometri, pendenza media del 4,9% con picchi del 10%) fino a Regnano, prima
di svoltare a destra per la picchiata fino a ‘La Vecchia’ (chilometro 27). Curiosità: ai 30 orari da Reggio si
impiegheranno 54 minuti ad arrivare fin qui, mentre ai 25 occorrono dieci minuti in più; occhio al vostro
ciclocomputer!
Passando da Paderna (dove ci sarà il secondo ristoro idrico dopo quello di Regnano) si prosegue per
Pecorile, dove inizia il temibile strappo di Cavandola (2,8 chilometri al 10% con punte del 15%), punto
cruciale per chi vorrà attaccare. Salutata la stele dedicata a Michele Scarponi con spuntino al punto ristoro,
si risale lungo la provinciale 54-Via Faieto, per svoltare a destra (sp11) con arrivo a Casina lungo strade
ampie e sicure (chilometro 50) che nel 2021 hanno visto il passaggio del Giro d’Italia. Raggiungendo La
Svolta tramite via Monte Portola inizia l’ascesa verso Castelnovo Monti passando da Felina, centrando così
la metà esatta del percorso. Per vedere se siete in linea ricordate la velocità media: in un range dai 20 ai 35
orari, da piazza della Vittoria a Castelnovo Monti (chilometro 65) si impiegano 2 ore e 36 minuti ai 25 orari,
e 2 ore e 10 ai 30.
La vista sulla Pietra significa anche che il giro ad anello inizia a volgere al rientro: il punto ristoro a
Castelnovo garantirà uno snack energetico (l’ultimo prima di Reggio), poi le frazioni di Casino, Rosano e
Casella vi porteranno fino a Vetto (ristoro idrico, chilometro 78). Siamo alle battute finali: costeggiando il
torrente Enza si continua a scendere lungo la provinciale 513R fino a San Polo (chilometro 99), poi Quattro
Castella (ultimo ristoro idrico) e Montecavolo (km 109), salvo ricongiungersi a Rivalta lungo via
Sant’Ambrogio, prima del piano finale per tornare in piazza della Vittoria sulla linea del traguardo. Per le
percorrenze diamo un ultimo sguardo ai dati: ai 20 orari per completare i 121 chilometri si impiegano poco
più di 6 ore, un’ora in meno (esattamente 4h e 52 minuti) andando ai 25, e sempre meno ai 30 (4 esatte),
fino alle notevolissime 3 ore e mezzo per chi riuscirà a sfrecciare sui 35 chilometri orari di media.
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